domenica 1 maggio 2011

L'imprevedibilità delle conseguenze

Mi lascia sbigottito lo scoprire, come eventi considerati innocui o addirittura positivi, possano in seguito innescare una conseguenza di reazioni che portano ad eventi nefasti. Uno degli esempi più noti è la scoperta dell'atomo e del suo utilizzo in fisica, gli scienziati che lo studiarono non lo fecero con il proposito di sviluppare la più micidiale arma di distruzione di massa che qualche anno dopo distrusse due città giapponesi e centinaia di migliaia di morti, sia per l'esposizione diretta che per le conseguenze delle radiazioni. Attuale l'ultimo incidente post Tsunami a Fukushima, prima quello di Chernobyl. Ma quello che mi ha recentemente lasciato più basito è scoprire che la probabile causa della morte di milioni di persone e della abitudine alla guerra derivasse dall'agricoltura e dall'allevamento. Secondo J. Diamond (Armi, acciaio e malattie) l'addomesticamento di piante ed animali, ha permesso ad alcune popolazioni di poter produrre più alimenti che la caccia e raccolta di vegetali spontanei (in uso da millenni) praticata fino ad allora. La conseguenza fu che aumentò la popolazione e che parte di  questa si potesse dedicare allo sviluppo di tecnologie e specializzare nella guerra per soggiogare le popolazioni vicine. Inoltre l'addomesticamento di animali mise l'uomo in contatto con malattie evolutesi da quest'ultimi, quando poi gli europei ormai immunizzati da secoli di selezione, sbarcarono nel nuovo mondo fecero strage di circa il 95% della popolazione residente anche grazie alla peste, vaiolo, colera, ecc. alle quali la popolazione indigena non poteva rispondere con i giusti anticorpi. Chiaro che esistono tutti i benefici di cui oggi godiamo grazie a queste scoperte, ma il prezzo pagato è altissimo. Ancora di più capisco che non esite un evento solo positivo o solo negativo, i cinesi secoli fa parlarono di yin e yang rappresentandoli sempre come uno conseguenza dell'altro e mai separati se non al momento della fine di tutto...
Max